CREO DUNQUE SONO

occupo questo angolo del web per parlare di ciò che amo e di quel che creo con le mie mani, del frutto della mia (tanta) fantasia e della mia (poca) esperienza... e magari ogni tanto anche di qualcos'altro...
benvenuti, sperando vi piaccia ciò che troverete qui...

lunedì 31 gennaio 2011

K come...

Abecedaire de Camille, Reflets de Soie, 2011
Kathe Kollwitz


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Kathe Kollwitz, è una delle artiste che più mi emozionano; i suoi disegni e le sue sculture mi coinvolgono particolarmente per intensità e drammaticità con una forza espressiva notevole. Così studiandola meglio l'ho annoverata ormai tra i miei artisti preferiti.

Kathe nasce in una famiglia di predicatori che le danno un'educazione molto rigida e cresce nei quartieri operai della Prussia di fine ‘800, a stretto contatto col socialismo progressista e la vita dura ma dignitosa dei lavoratori; proprio uno dei suoi grandi meriti fu quello di illustrare questa classe sociale non con pietà o commiserazione ma sottolineandone il potenziale umano.
Artisticamente apprende subito quelle tecniche come xilografia, litografia e stampa che si avvicinano più alla resa grafica del disegno che era la sua espressione più congeniale: i temi le venivano suggeriti soprattutto dagli eventi di quegli anni legati alle lotte sociali, come la rivolta dei tessitori della Slesia o la guerra dei contadini di cui si fa interprete.
Spiega la sua presa di posizione così: "Il vero motivo per cui scelsi di rappresentare quasi esclusivamente la vita dei lavoratori fu che i motivi scelti in questo ambiente offrivano, in modo semplice e assoluto, quello che sentivo come bello. Solo più tardi, quando conobbi, soprattutto grazie a mio marito, il peso e la tragicità dell'infimo livello di vita dei proletari, quando conobbi donne che venivano da mio marito in cerca d'aiuto, e, occasionalmente, anche da me, mi toccò con grande incisività il destino del proletariato".
Agli inizi del ‘900 si sposta a Parigi (dove impara a scolpire) e Firenze; durante la prima guerra mondiale vive il dramma della perdita di uno dei due figli, al quale dedicò un monumento alla memoria di cui ho potuto vedere i bozzetti. In effetti la maternità è uno dei suoi temi, ma sempre trattato con pathos drammatico, mai con gioia.
L’impegno nell’arte e nella politica la portano ad aderire al movimento espressionista della “Secessione” berlinese e ad iscriversi al Partito Socialista tedesco, confermando in ogni ambito il suo rifiuto del conformismo rigido ed accademico e la sua tendenza rivoluzionaria. Ma se trova sempre più consensi all’estero, in patria, all’avvento del nazismo, viene posta all’indice, le viene impedito di esporre e solo la fama acquisita internazionalmente per i suoi meriti artistici la salva dalla deportazione. L’ultima guerra sarà anche il periodo peggiore per lei, perde il marito e il nipote prediletto, cade in una profonda depressione e la sua arte si fa sempre più disperata e drammatica, ma sempre con la precisa volontà di urlare al mondo il suo rifiuto della violenza e dei crimini contro l’essere umano, in particolare contro le donne.
Vive i suoi ultimi anni sfuggendo alla persecuzione nazista e muore due settimane prima di vedere la fine della guerra. Negli ultimi decenni la Kollwitz è stata sempre più rivalutata in Germania, arrivando ad essere uno dei personaggi simbolo della storia di Berlino, con musei, vie e piazze, francobolli, monete e medaglie a lei dedicate dal suo paese.
Come Frida Kahlo, ha lavorato molto su se stessa, ponendo la sua condizione di donna osteggiata ma determinata e di madre sofferente come altro cardine delle sue opere, oltre all’impegno politico e sociale. Realizzò anche un centinaio di autoritratti, e spesso si ritraeva pensante e dolorosa con la mano sulla fronte.
Diceva di sé: "Io voglio che la mia arte serva a uno scopo. Voglio agire sul mio tempo".
"Non ho mai lavorato a freddo, ho sempre lavorato col mio sangue"

Io più di tutto preferisco i suoi disegni.. ecco due autoritratti, uno giovanile e uno più maturo

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Donna con bambino morto

la pittura...
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Lavoratori di ritorno a casa alla stazione Lebrter

le incisioni...

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Sommossa
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Stupro

quest'ultima vista dal vero, è di fortissimo e sconvolgente impatto

la scultura...

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Parenti addolorati 

questa realizzata per il monumento funebre del figlio

Per saperne di più

mercoledì 26 gennaio 2011

Obrigada

ho ricevuto questo premio, anzi bis-premio!

Monia e Anna, grazie tantissime, sia per il premio, che per le motivazioni, davvero mi ha fatto molto piacere. Spero di non risultare antipatica nella mia decisione di non diffonderlo nuovamente in giro, oltretutto mi risulterebbe difficile farlo perchè... bè, si capisce dal "giro di fide blogger" (ma non solo) che seguo, a chi lo darei e quindi il premio rischierebbe di rimbalzare in eterno sempre tra noi!!! Lo dedico perciò a tutte coloro che apprezzo e che ho imparato a conoscere, non solo come le creatrici straordinarie che siete, ma anche e tanto, come persone.
Grazie!

mercoledì 19 gennaio 2011

Quisquilie e pinzellacchere

Non riesco a mostrare molto ultimamente... sto lavorando per diversi regali e swap, e quindi la segretezza va rispettata fino alla scadenza. I SAL? Tutti abbastanza fermi, per dar la precedenza al resto... Poi c'è il lavoro... e la famiglia.. Che ha la priorità assoluta. Quindi del poco tempo libero rimasto ecco

1, 2, 3...

 4, 5 e...

Lavorettino ino ino per un'amica: tratto dallo speciale di Casa Chic ecco il segnalibro di Parolin, realizzato in una domenica pomeriggio



lino 12 fili tinto nel vino, ho dovuto accorciare lo schema originario di un "paio di uccellini" perchè veniva troppo lungo.  Non l'ho ancora assemblato ma mi piaceva un sacco già così, perciò l'ho fotografato subito.
E visto che non posso farvi vedere nient'altro (mannaggia) finisco in scemenza il post mostrandovi ben altre meraviglie della natura: sì, perchè p.v.c. (che vuol dire "per vostra conoscenza".. che avevate capito? :-D) ho una passione smodata anche per le melanzane. Adoro mangiarle, adoro il loro colore e amo fotografarle... le forme più assurde le ho sempre trovate nelle melanzane!
Così al supermercato ho trovato questa simpatia di "melanzana col naso" e non ho resistito... a procurarle il resto della faccia!
 



















poi ovviamente ha trovato un utilizzo più adeguato in questa gustosissima parmigiana che non è arrivata a sera... 

La faccia era bella.. ma la sostanza era meglio!!! Ho ancora l'acquolina in bocca...
SLURP!!!

lunedì 10 gennaio 2011

Incontro da Marta

Ieri incontro ricamoso, per me il primo dopo un bel pò che non vedevo nessuna delle ragazze... E dopo 3 settimane di full immersion familiare, per me è stato un toccasana mollare figli e marito e dedicarmi per mezza giornata a chiacchiere e xxx! Inizialmente ci si doveva trovare da Ivana, ma all'ultimo un virus malefico si è impossessato di lei regalandole febbre, tosse, emicrania ed una voce che non ha nulla da invidiare alla protagonista dell"Esorcista"... Indi poscia ci siamo organizzate in quattro e quattr'otto e per non buttar via la giornata, e grazie anche all'ospitalità di Marta, ci siamo trovate da lei e siamo state proprio bene, mangiando, parlando e ricamando. Sempre stimolante vedere i lavori delle altre, scambiarsi consigli e imparare cose nuove. Ecco qui l'allegra brigata composta da Anna, me, Marta, Katia, Laura e Silvia.



ho colto l'occasione per consegnare a mano un pensiero a Laura, lavoro che ho dovuto fare, disfare, rifare per vari errori di calcolo e che in teoria doveva già essere nelle sue mani da un pezzo
lino Zweigart crema 10 fili
  ricamato 1 filo x 1 filo con moulinè DMC 798





uno dei bei gatti di  Marie Therese Saint Aubin,  una vera artista del ricamo, con le sue figure stilizzate e semplici, quasi degli schizzi: con pochi tratti e una sapiente mistura di punti e mezzi punti sa rendere efficacemente ogni figura. Questo gatto in particolare nel titolo originale dell'opera dovrebbe essere in attesa che il frigorifero si apra... Nel mio ricamo ho deciso che più poeticamente guardi incantato una piccola libellula in forma di charm...  Ricamo semplice che richiedeva una finitura semplice senza troppi fronzoli, così ecco un retro rigido ed un bordino minimo nero (nella foto non si vede perchè furbamente l'ho fatta con sfondo altrettanto nero.. ma fidatevi, c'è!).
Vi consiglio un bel giro sul blog di questa disegnatrice, si distingue assolutamente per il suo stile nel panorama dei disegnatori per punto croce, ne vale davvero la pena.
Sempre ieri abbiamo ricevuto tutte un bel pensiero da Katia, anche lei per diversi motivi assente da parecchio nei nostri incontri: io ho riceuto questo bel segnalibro fatto da lei con abbinata matassina che casualmenteee  ;-) proprio proprio mi serviva!



grazie ancora Katia...
Ragazze, grazie della terapeutica compagnia e... alla prossima!!!

sabato 8 gennaio 2011

... e primo del 2011!!!

Buon anno ancora a tutti... questi sono giorni un pò letargici, grigi e piovosi, ravvivati a tratti solo dai litigi dei ragazzi e dalla vivacità del cane... Dopo aver ripreso cum lento pede il lavoro, anche gli hobby hanno subito un rallentamento. Ho iniziato a produrre qualcosa per il nuovo BFC dell'Incontro a cui mi sono iscritta, ovviamente non posso farvi vedere nulla fino a consegna avvenuta. E' il primo BFC* a cui mi iscrivo, sono sempre stata un pò scettica su questo genere di iniziative, anche perchè prendersi un impegno simile per un anno intero non è da poco... Ma questo è un pò diverso dagli altri, in primis ci conosciamo tutte, e per quanto sia sempre piacevole crocettare per degli scambi, è innegabilmente molto più bello quando lo si fa per persone con cui si è stabilito un bel legame! In più  le consegne verranno fatte a mano per tutte le partecipanti, in incontri a cadenza più o meno quadrimestrale... Che è molto più appagante della mera spedizione: vedere le facce di chi apre i pacchetti non ha prezzo... Ma ricevere tutti quei pacchetti e aprirli in compagnia delle amiche molto di più!
Come primo post dell'anno quindi non ho da farvi vedere  nulla di nuovo... Ho "rimaneggiato" un mio vecchio esperimento di cartonnage (credo il primo) cambiando la stoffa centrale che si era rovinata ad opera di uno dei miei pargoli.. In origine era una scatola da bomboniera che ho rivestito e imbottito non so quanti anni fa; il ricamo è ripreso da un free trovato in rete (chiedo venia ma non ricordo più dove e di chi fosse)
Questa nuova stoffa si abbina molto meglio della precedente al resto e quindi l'aspetto generale mi soddisfa di più... ma si notano ancora gli altri errori da principiante, come la misura clamorosamente sbagliata del ricamo superiore (troppo grande) e le varie macchie di colla camuffate... errori da cui ho imparato e che per fortuna non ripeto.




Ho destinato la scatola a contenere parte della mia passamaneria, nastrini di raso, nappine, etc... e ora campeggia sul mobiletto che contiene tutto il mio materiale "hobbistico" dedicato ad ago e filo.




Vicino ho messo il mio nuovo "cestino dei tesori", un cestino che ho dovuto comprare più grande del precedente, per contenere tutti i bei cuscinetti, needleroll, biscornu, pinkeep e similari, che ricevo in regalo..


Mi piacerebbe tanto avere una bacheca esclusivamente dedicata ai regali crocettosi, ma ora come ora non ho posto per appendere nulla!! Già avrò seri problemi per trovare un angolo dove sistemare il Bosco... Perciò al momento mi accontento del cestino..


Per finire qualcosa che riguarda ancora il vecchio anno... ecco la produzione di 365 giorni (non continuativi ovvio) di "spazzatura ricamosa".. 

per intenderci tutti gli avanzi di fili, sfilature di stoffa, ritagli di nastrini etc... Per la serie "non si butta mai via niente"... Tutto ciò che normalmente senza pensarci finisce in pattumiera ha invece riempito un bel barattolone, e servirà per imbottire trovaforbici, cuscinetti o quant'altro.. Una bella idea "riciclosa" no?
A domani per qualche novità più consistente... ;-)


*BFC: (Birthday Floss Club) consiste nel creare un gruppo le cui partecipanti festeggiano insieme il proprio compleanno, regalando e ricevendo nell'arco di un anno oggetti realizzati con diverse tecniche manuali.
In occasione del compleanno di ogni partecipante tutte le altre inviano/consegnano il proprio regalo: unica regola da soddisfare è che il regalo contenga almeno un oggetto realizzato hand made; per agevolare il compito del trovare "l'idea giusta", ogni partecipante può comunicare alle altre i propri gusti e preferenze, o, se vuole lasciar campo libero alla fantasia, almeno ciò che proprio non le piace.