CREO DUNQUE SONO

occupo questo angolo del web per parlare di ciò che amo e di quel che creo con le mie mani, del frutto della mia (tanta) fantasia e della mia (poca) esperienza... e magari ogni tanto anche di qualcos'altro...
benvenuti, sperando vi piaccia ciò che troverete qui...

lunedì 12 settembre 2011

Riflessione sulla riflessione

Lo spunto mi viene dal blog di Kat, conosciuta per la comune passione delle xxx ma con la quale mi sono spesso confrontata su molti argomenti, non necessariamente trovandoci sulle stesse posizioni, ma sempre nel rispetto reciproco. L'occasione della riflessione viene data dalla fresca ricorrenza dell'11 settembre e del conseguente uso che si fa dei nostri spazi virtuali al riguardo di argomenti seri o meno seri. Leggete prima il post di Kat per meglio capire e non essere fuorviati solo da ciò che scrivo io, qui riporto il mio commento al suo post adattato ed ampliato. 

"...ricordo benissimo il "mio vissuto" di quell'11 settembre.. Non ero davanti alla tv, ma quando è arrivato a casa mio marito dicendomi che aveva sentito del primo aereo che aveva colpito il WTC gli ho chiesto se scherzasse.. poi ho acceso la tv... e con mio figlio minore in braccio con la pelle d'oca ho seguito tutto il resto, sudando freddo, piangente ed incredula.. Ho dei parenti a NY e per molti giorni non ne ho saputo nulla, finché non ho potuto scorrere l'elenco delle vittime in cui per fortuna non c'era nessuno... Questo è stato il mio 11 settembre, e ogni anno ci penso e lo rivivo con quella pelle d'oca... Oggi ho rivisto dei documentari, ne ho parlato in casa... Non credo che il non pubblicare nulla al riguardo su blog o fb significhi fregarsene.. Fino ad un paio d'anni fa anch'io parlavo di tutto e pubblicavo qualsiasi cosa ritenessi valida per spingere la gente a "pensare".. In parte lo faccio ancora, ma ho deciso di essere più selettiva, in tutti i sensi. Io posso scegliere e decidere di cosa parlare, quando e a chi far leggere ciò che pubblico, (e ricordiamoci che la "platea virtuale" a cui ci esponiamo è immensa) uso questa libertà sempre nel rispetto altrui, e a maggior ragione da quando gestisco un blog ho deciso che la uso come faccio nella vita quotidiana. Cioè se ritengo giusto e ho voglia di parlare seriamente con qualcuno lo faccio se no amen.. Ho capito che se una persona decide di usare uno spazio virtuale per parlare di un argomento ed uno soltanto non significa che per il resto sia una persona vuota dalla vita vuota, semplicemente al mondo vuol far conoscere solo una parte di sè. Altrettanto ho capito che proprio chi strascrive e straparla di tutto in rete spesso non ha molti interlocutori nella vita reale, e questo fa davvero tristezza. Perciò non considero ciò che di quella persona NON vedo o leggo qui, ma quel che vedo e basta, giudicare qualcuno solo perchè non ha scritto nulla di serio sulla ricorrenza del giorno ritengo sia molto superficiale. Certo questa è una conclusione a cui sono arrivata dopo che il mio uso e la mia conoscenza di internet hanno subito un'evoluzione, prima la pensavo in toto come Kat. Ed è anche vero che soprattutto fb presenta un sacco di possibili strumentalizzazioni, non sopporto più il "se sei etc. etc.. condividi" che implicitamente esprime un giudizio su ciò che invece non sei se non condividi.. ma davvero è un link pubblicato o meno il nostro biglietto da visita? No grazie. Se mi va lo faccio, se no no e non mi ritengo per questo menefreghista. Se uno vuol leggere il mio limitato blog lo fa se no può passare oltre, non mi sento per questo svilita nè stupida, ci son moltissimi altri modi anche più attivi e concreti nella vita reale per onorare e commemorare. Questo senza sminuire il valore della condivisione in rete che è altissimo e utilissimo in molte situazioni.
Ad esempio per far cultura (nel senso più letterale del termine). Ma a questo pochi pensano, invece è proprio la cultura che un domani può far la differenza per tutti."

Aggiungo: l'aspetto culturale è secondo me fortemente sottovalutato. In media si considera internet solo come veloce mezzo di comunicazione e intrattenimento (escludendo l'uso professionale, ovvio), l'aspetto di "condivisione della conoscenza" è relativo: per dirne una, praticamente tutti sanno cos'è facebook, ma quanti conoscono anobii? Wikipedia potrebbe essere uno strumento fondamentale, peccato che alcune voci sono descritte e verificate in modo lacunoso e/o approssimativo, i traduttori per motivi tecnici non sono sicuramente adatti per imparare le lingue in maniera seria, etc. etc. Però io da internet ho imparato tantissimo; dipende da come ti approcci a questo mezzo. Io adoro approfondire qualsiasi spunto mi si dia, mi spinge la curiosità, la fame di sapere. Ho sempre approfondito ciò che mi stimolava, lo facevo già sui libri consultando qualsiasi bibliografia inerente un determinato argomento, figuriamoci in rete dove la possibilità di informarsi e ampliare la propria cultura è praticamente infinita. Anche la possibilità di imbattersi in informazioni errate è positivo, perchè permette un ampio confronto in tempo quasi reale, e accresce lo spirito critico. Ma quanti usano internet con questo spirito? Molti sicuramente, mai abbastanza certamente. Di questo si dovrebbe occupare seriamente chi "gestisce" la rete, invece di sfruttarne solo l'aspetto propagandistico o economico. Ma come al solito parlo di utopie!
Aggiungo: riguardo alla gestione individuale di blog, social network, forum etc... Penso molto semplicemente che chi è superficiale nella quotidianità lo è anche qui e idem per  il contrario.  Chi è anaemotivo o insensibile a certi argomenti nella vita reale difficilmente si sensibilizzerà grazie ad un link condiviso su fb, o ad una citazione di attualità su un forum, sono persone a cui bisognerebbe sbattere il grugno direttamente sulle  rovine del WTC o portarli negli ex campi di concentramento per "umanizzarli" un attimino.  Gli argomenti sensibili fanno leva sulle persone sensibili, e con ciò non voglio dire che gli altri siano senza speranza. Ma è anche assurdo giudicare le conoscenze virtuali solo da ciò che mostrano in questo mare, ognuno di noi è molto di più in bene e in male, lo schermo del pc è un filtro paragonabile a volte ad uno specchio deformante e come tale altamente ingannevole come l'esperienza mi ha dimostrato. La parola d'ordine per me ora è SELEZIONARE, argomenti, interlocutori, momenti e situazioni, serio o faceto. Libertà di scelta nel rispetto altrui. Tutto questo per me significa essere me stessa senza necessariamente mettere tutto ciò che mi riguarda alla berlina. Usiamo internet nella sua accezione più positiva, non demonizziamolo ma non facciamone il centro della nostra vita o il metro di giudizio esclusivo delle persone. Almeno non sempre. Ad esempio chi fa lo stronzo qui facilmente lo è anche nella vita reale... Ma questa è un'altra storia...

4 commenti:

  1. Sai che c'è..la lacuna di internet è che spesso le persone con si conoscono per quello che sono veramente. Io ho riaperto un blog dopo tanto tempo sia perchè msn ha chiuso, sia perchè mi sono trovata ad un punto della vita a dovermi giustificare (di cosa non lo so ancora) con persone che davano solo giudizi apparenti di me. Io amo il web e il lavoro che sto facendo ora, grazie all'aiuto di una persona, non è il riscattarmi, perchè io non devo riscattarmi di niente, io sono quella che sono e continuerò ad esserlo e se alcune persone hanno capito fischi per fiaschi, è problema loro..è parlare solo della mia esperienza, che tra le altre cose mi ha portato a fuggire per paura. Paura per cosa? Di finire sulla cronaca nera come una persona uccisa da uno stalker. Beh, questa è la cosa che devo far capire. Che non bisogna aver paura, più si scappa e più si è braccati. Affronto l'argomento portando esempi sull'accaduto, andando, quando è possibile, a cercare spunti in parole passate che, spesso, non comprendevo perchè impaurita. Certo, il luogo dove le cerco, è dove una founder ha pensato bene di cancellare tutti i miei topic e lasciare solo quelli dove mi fa apparire come un essere negativo, lo stesso forum da dove, io, sono stata bannata ma dove si è preferito tenere persone che mostrano solo la facciata, perchè quel forum E' una facciata ipocrita e basta. Dove una catechista si permette di insultare i senza tetto e additarli come "lercioni" su cui lei non può perdere la faccia da brava benefattrice...(e cancellare subito il topic per non apparire quello che è realmente). Io racconto, nella speranza che si capisca il senso delle mie frasi. Dedico un pensiero a tutti, quando serve e pongo domande. Non mi sento superficiale, perchè non lo sono mai stata. Non devo apparire, brava bella e buona mostrando solo quello che mi fa riscuotere successo. Io voglio confronti e critiche, se servono. In casa ho molte persone che mi ascoltano, non mi serve il web, tant'è che ho riaperto il blog dopo due anni dalla chiusura dell'altro. Facebook, lo ritengo, come ho scritto anche sul blog, una tavolata di amici dove ridere, scherzare e scambiarsi ricette e opinioni, dove mostrare il filmino delle vacanze o dove chiedere aiuto se non so come smacchiare una tovaglia, anche perchè la maggior parte degli amici di fb li conosco tutti di persona. Non ho mai parlato dei miei problemi personali, così come non ne parlo nel blog. Il mio scrivere è solo far conoscere un'opinione che sia o meno condivisibile. Non ho intenzione di farmi conoscere dal mondo virtuale, io mi faccio conoscere da chi posso guardare negli occhi. Possono nascere anche belle amicizie nel web ma ormai anche io ho imparato a selezionarle e a trattarle come loro trattano me. Se sono particolarmente importanti posso fargli notare dove sbagliano e sono pronta a chiedere scusa se sbaglio io...ma delle altre, spento il computer, finita la cena, ognuno a casa sua e domani, ci si rivede in mensa, compagne simpatiche di avventura, per far capire meglio. Se poi, pranzo dopo pranzo, dovessi sentirmi in sintonia con qualcuno, la prima cosa che farò (come sono solita fare) è cercare di guardarlo negli occhi. Detto questo io ho dedicato un pensiero all'11 settembre.

    RispondiElimina
  2. PS: stai tranquilla che mi prendo tutta la responsabilità di quello che ho scritto ^_^

    RispondiElimina
  3. mi fa piacere leggere questo post, perchè forse certe domande alla fine non me le ponevo solo io. il mio quesito in poche parole era semplice: vogliamo essere ricordate per quelle che hanno il raffreddore nelle mezze stagioni o ci piacerebbe che di noi si ricordasse anche qualcosa di più profondo? l'11 settembre non era che un pretesto infondo per affrontare l'argomento internet e il suo utilizzo e mi fa piacere che pur non essendo allineate al 100%, siamo perlomeno due persone che certi interrogativi se li pongono e che nella quotidianità non vivono di sole frivolezze. quoto e straquoto la tua parola del giorno: selezione!
    a presto, kati

    RispondiElimina
  4. se ci si pone la domanda su come farsi ricordare vuol dire che si pensa di lasciare un'immagine diversa dal vero io. Chi scrive nei blog, mette se stesso, anche un raffreddore, se necessario per far capire lo stato di quel momento. Se nessuno mette un commento all'11 settembre è evidente che dell'11 settembre non gli frega niente, perchè fare l'ipocrita e scrivere una banalità....per farsi ricordare?

    RispondiElimina